Convegno ad Agropoli: Nuovi stili di vita: salute, nutrizione, turismo

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Si è svolto ad Agropoli, nella Diocesi di Vallo della Lucania, il primo dei quattro convegni, voluti dalla Conferenza Episcopale Campana, per tenere vivo l’impegno dei cristiani a sentirsi tutti: “Chiamati a custodire il Creato: la vita e il Bene Comune”. Organizzato dalla Pastorale Regionale -Settore Problemi Sociali e lavoro, Giustizia e Pace, e dall’ Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale, della Diocesi di Vallo della Lucania, l’incontro tenutosi  lo scorso 11 aprile, presso la sala Polivalente G. Paolo II di Agropoli, ha posto l’attenzione sul tema “Nuovi stili di vita: salute, nutrizione, turismo.” Tra i vari relatori del convegno, la  Dott. ssa Rosanna Romano, Dirigente Direzione Generale Politiche Sociali, Pari Opportunità e Tempo Libero della Regione Campania, che ha ricordato come l’attenzione al Creato e a tutto ciò che è patrimonio storico, culturale e paesaggistico, oggi sia più urgente che mai. La custodia infatti, passa attraverso la tutela e la conservazione, ma anche la promozione e la valorizzazione di quanto il ci è stato donato dal Signore e tramandato dalle generazioni precedenti . Una vocazione, quella del custodire, che riguarda non solo i cristiani, che pure devono sentirsi interpellati in prima persona, ma ogni essere umano, in quanto abitante del creato. E’ necessaria una vigilanza continua, perché se da un lato le istituzioni offrono grandi opportunità per promuove e tutelare l’ambiente e i luoghi, come ad esempio, attraverso la programmazione 14/20 che ingloberà tutta una serie di progetti europei su turismo e territorio, dall’altro c’è la mancanza di attenzione a usufruire di tali agevolazioni, “ed è pure peccato non utilizzare tali risorse e farle tornare indietro,”  così come il rischio della corruzione, che è sempre molto alto, e che, citando Papa Francesco, “è pane per l’oggi, ma fame per il domani”. Le conclusioni del Convegno sono state affidate a Don Alberto Bernardi, Direttore Pastorale Sociale Diocesi di Treviso, che ha presentato quelli che potrebbero essere i nuovi stili di vita, nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono, e la comunione con gli altri uomini siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti. (Centesimus Annus nn.36). Un primo passo sta nell’avere cura delle relazioni , nel saper fare rete, nel superare la mentalità dell’arrangiarsi per favorire scambi che arricchiscano . La salute è innanzitutto salute delle relazioni. Bisogna poi aver cura del patrimonio locale, ad esempio della Dieta Mediterrane, patrimonio italiano, ma ancor più cilentano, una grande occasione di ricrescita culturale, ecologica ed economica. In tal senso dovremmo imparare a preferire i prodotti locali a km 0, piuttosto che quelli venduti dalle grandi distribuzioni, che non sempre hanno la stessa qualità e salubrità dei nostri prodotti locali. E poi c’è la cura del territorio, in termini squisitamente paesaggistici. Qui nel Cilento abbiamo bellezze che altrove neanche osano immaginare. Un primo passo per imparare a custodire tali luoghi è quello di conoscerli innanzitutto, visitarli, scoprirli o riscoprirli, per rinnovare il nostro stupore di fronte alla bellezza che ci circonda e che diamo per scontata. A conclusione del convegno, il Vescovo  della diocesi di Vallo della Lucania, mons. Ciro Miniero, ha consegnato ai delegati della diocesi di Sessa Aurunca, che ospiterà il prossimo convegno, un’anfora di legno stilizzata, che richiama la storia di queste terre,  una delle antiche anfore di Paestum, ma che principalmente è simbolo del custodire, in generale: le anfore, infatti, nell’antichità, servivano a preservare, mantenere intatto, proteggere gli alimenti in essi contenuti.  In senso esteso, l’invito è a saper custodire il patrimonio di bellezze contenuto nelle nostre terre. L’anfora di legno verrà poi passata come testimone, tra le diocesi in cui si terranno i successivi incontri. Il Convegno si è infine chiuso con un buffet  curato dall’Istituto Alberghiero  “Ancel Keys” di  Vallo Scalo, preparato con alimenti tipici della dieta mediterranea.

Angela Russo

 

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